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BIOGRAFIA

Nella sua carriera artistica in continuo divenire, ha partecipato alla Biennale Internazionale della Piccola Scultura di Padova e alla Biennale della Scultura d’Arte Dantesca (Ravenna). La curiosità che accompagna il suo animo gentile lo porta ad esporsi a sempre nuove sfide che lo vedono via a Nanao in Giappone per una realizzazione di un tabernacolo ed esposizione di Grafica e Scultura (1982), a Montrèal in Canada per presentare «Immagini» una cartella di grafica dedicata a Carolyn Carson (1983) a Santa Monica - California USA (1997), a Parigi (1998), in Russia, a Mosca per la realizzazione di più opere scultoree: Macchiavelli, Padre Alexander Men, Raoul Wallenberg per i Giardini della Biblioteca M. Rudomino (1996), a Venezia per una «performance» durante la 48° Biennale d’Arte Contemporanea (1999). Ha realizzato il design del soffitto della chiesa di S. Bellino a Padova e una serie di sculture monumentali che sono state collocate in vari punti della città di Padova e di fronte al Castello Carrarese. Dopo aver Realizzato il busto del «Giusto» G. Perlasca presso l’Istituto di Cultura Italiana a Budapest, copia dello stesso busto è stata collocata a Toronto – Canada, nei giardini delle sede associativa degli Italiani-Veneti. Nel 2013 ha realizzato un intervento a Forte Marghera con il gruppo Materia Prima e partecipato all’evento collaterale alla Biennale di Venezia presso il Padiglione Tibet sede a Santa Marta.

lunedì 31 marzo 2014

Un po’ di storia...alcuni amici...E ricordi.

Ma chi sei, perché gli uomini ti mostrino il cuore, umiliandosi, e tu scopra in loro il nudo pensiero e l’ improfanabile fierezza?
Prima tu stesso sii degno  di dare come un beneficio strumento.
Giacchè invero la vita dà alla vita, mentre tu, che ti stimi un donatore, non sei che un testimone. (*)

Da testimone, sabato 29 marzo presso il Museo Internazionale del Vetro d’ Arte e delle Terme si è assegnato il premio G. Morselli, VIII^ edizione. Per la poesia il riconoscimento è stato assegnato a Pasquale Di Geso, figura venuta a mancare recentemente, ma che ha lasciato solchi indelebili lungo il suo cammino poetico. Per la narrativa il padovano Brunello Gentile, persona di nobiltà rara, che con i suo racconti coinvolgenti, ci rende esploratori, turisti, e romantici pensatori.
Nel ricordo di Gianni Salmaso (figura storica della diocesi padovana, rivoluzionario pensatore, fondatore di R3, radio ricerca realtà) è stato assegnato il riconoscimento a Giovanni Santone per il suo impegno nel sociale e per le numerose leggi ed interventi in favore dei più minori.Per l’ intervento dedicato all’ informazione giornalistica, il riconoscimento è stato assegnato a Lorenzo Brunazzo. Figura serafica e meditativa del giornalismo, capace di idee rivoluzionarie e contemporaneamente vicine alla gente.
Il premio in ricordo di Bruno Agrimi, amico di lunga data, critico e vera figura rappresentativa del pensiero di Dino Durante (oserei dire oltre tale pensiero), è stato assegnato a Giovanna Bassi fida amica e compagna di innumerevoli programmi di Bruno. Inoltre in memoria della sua passione per la poesia è stato assegnato tale riconoscimento a Maurizio Zanon, tra gli eredi della poetica di Mario Stefani, fautore di un cammino riuscito a pochi. Concludendo è stato assegnato il riconoscimento d’ onore ad un amico, Franco Tiso, che quotidianamente ricorda a tutti la gioia per la vita.

E voi che ricevete - e tutti ricevete - non lasciate che la gratitudine vi opprima, per non creare un giogo in voi e in chi vi ha dato.
Piuttosto i suoi doni sono le ali su cui volerete insieme.
Poiché se il vostro debito troppo vi pesa, voi dubitate della sua generosità che ha come madre la terra feconda e come padre Dio. (*)


(*) Il Profeta, Gibran Kahlil Gibran






lunedì 10 marzo 2014

Ricevo una telefonata, era lo scultore Emilio Baracco, che molto cortesemente mi  invitava presso Palazzo Zuckermann ad incontrare il maestro giapponese Miyayama Hiroaki, la mostra è «Splendori del Giappone», suggestione visiva del Genji Monogatari, romanzo scritto dalla Dama Murasaki Shikobu (definito romanzo moderno), che racconta la storia del principe Genji.
Ricordavo alcune incisioni del maestro viste presso lo spazio espositivo della «Pescheria» ad Este, di particolare raffinatezza e intensità.
Emilio anche lui raffinato incisore e scultore di particolare bravura, non poteva farmi più felice, raccontava dell’arte giapponese e mi aveva chiamato a vivere storie irripetibili.
I lavori esposti in questa occasione dal maestro Miyayama sono di un’armonia grafica tra tecnica incisoria e colore che solo sapienti mani possono realizzarle.
I colori intensi, le mani, le ombre, l’oro, il passaggio di più lastre, si fondono in una composizione che si può solo definire «poetica».

Ed allora ti domandi vedendo la delicatezza dei movimenti del maestro, il suo sorriso e il piacere di parlare con i convenuti...forse è lui il «principe»?