Si parla molto di rispetto  dell'ambiente, di quello che si deve fare e un nuovo modo di vedere le cose, ma erano già pensieri che vivevo 60 anni fa, quando si facevano le battaglie per un "Carso pulito" o mantenere le "acque dell'Isonzo pure". Belle cose, ma se non cominciamo a rispettare noi stessi, ciò che ci circonda anche le piccole cose, delegando sempre ad altri, tutto continuerà a sgretolarsi come i ghiacciai. Dobbiamo trovare la forza dell'appartenenza ad un pianeta che dev'essere non solo la nostra casa ma una realtà alla quale dobbiamo voler bene.

Settanta anni fa moriva R. Strauss, compositore intenso che sapeva con la sua musica far nascere molteplici emozioni...ascoltandolo pensavo come oggi sia necessario educare alla musica! Ritrovare nelle armonie e nell'arte l'equilibrio che a molti sta sfuggendo.

Un artista che continui sempre a scoprire è Emilio Vedova. La sua pittura sempre attuale è intensa e graffiante. Un ultimo contributo al suo lavoro è il documentario recentemente uscito che ha visto la partecipazione di T. Servillo. Lo spazio che Venezia a Punta della Dogana a lui dedica è una tappa che va certamente fatta!

A Mosca in questi giorni è uscito un libro dedicato ad Ekaterina Genieva, donna di grande conoscenza e sensibilità, che nella sua vita ha lasciato tracce intense e profonde nella cultura e nel riconoscere i valori dell'uomo. Figura che dev'essere ricordata come esempio "in questa giornata dedicata al creato" e da scoprire in questo periodo dove trionfa l'inutile e un virtuale povero di valori.

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