Sorridere...Freud aveva fatto diversi studi sull'umorismo, e recentemente si sono fatte diverse ricerche terapeutiche sullo stesso...le manifestazioni spiritose sono un risparmio di energia psichica. Vi è anche il rovescio della medaglia, spesso il contenuto del materiale umoristico si trasforma in un attacco aggressivo, cercando un bersaglio rendendolo poi vittima di scherno. 

Va ricordato che la comicità ha una funzione catartica e liberatrice, rasserenante, che deve rendere lieti non fare scomparire la dignità dell'essere umano.

"La fede...deve divenire in noi  fiamma dell'amore, fiamma che accede realmente al mio essere, diventa grande passione del mio essere...

affermava Benedetto XVI nella  Meditazione:

Accendat ardor proximos, che la verità diventi in me carità e la carità accenda come fuoco anche l'altro...Il fuoco di Dio è fuoco trasformante, fuoco di passione, che certamente distrugge tanto anche in noi, che porta a Dio,ma fuoco che soprattutto trasforma, rinnova e crea una novità dell'uomo, che diventa luce di Dio".

Affermare la nostra identità è un percorso interiore alla ricerca di certezze, il bisogno di "abitare il mondo" in modo preciso,  scoprendo il nostro coinvolgimento in modo positivo per cambiarlo sempre verso il "bene". Una lettura profonda del vissuto, testimoniando nei momenti fondamentali, amore - speranza - impegno, verso colui che è il nostro prossimo.

Non incateniamo la nostra parola e la nostra vita.

...

Le "catene di immagini dardeggianti"

che di notte apparivano

eran visioni esaltate di braccianti

che la luce degli Angeli intuivano

E benché la saggezza sia arrivata

lasciandoti solo con la tua crusca

ricorda che gli Angeli chiameranno

la tua anima affinché rinasca

...

A. Ginsberg

Tutti i vicini pensano

che noi siamo

strani.

E noi pensiamo

lo stesso di loro

e facciamo

tutti

centro.

C. Bukowski

Quel treno che portava  "uomini-donne-babini/e" come fossero animali ora è fermo! qualcuno non ha compreso che la locomotiva non deve aver più il carbone della follia.

Arrivati ti incidevano un numero, da quel momento non eri più "nulla"...senza storia, ricordi e tutte le speranze spezzate.

L'universo che sembrava illimitato è senza legami primari, non vedi l'ora che l'incubo finisca...quei numeri rimangono il marchio di una abominevole realtà.

Il tempo nasconde i ricordi

inesorabilmente così

più della nebbia

cancella le cose

e tutta una vita.

(M. Zanon)

Non cancellare i ricordi anche se sono atroci!

La rabbia cresce dentro, loro dovrebbero decidere!

Notte e giorno un vociare, comunicazioni contraddittorie, noi...io...cosa è rimasto dei guerrieri italici.

Troppe parole taglienti e graffianti, come potrà l'uomo dimenticare? L'impalcatura di questo paese, che si fonda su una libertà che ha visto cadere eroi in ogni tempo, al grido "viva la patria", si sta sgretolando perché vi sono persone che si definisco fautori del bene, distruggendo l' uomo che ama questo "paese".

Non chiamatela patria finché esiste l'ira nei confronti del vostro fratello.

Spesso confondiamo lo spazio con il vuoto. Lo scultore vuole realizzare lo spazio, trovare la forma che vive dentro lo stesso, lo fa suo e si realizza tra le forze e il vento che la circondano...altre volte vivi una realtà vuota...rincorri il tuo tempo per riempirla, anche spesso di cose inutili e figure che ti feriscono.

L'attesa

Sogno da sempre sogno

nella mia vita

entro l'anima mia

io ti farei entrare;

sogno che da sempre sogno

io ti invoco!

Tu sei l'arcaica speranza

per l'uomo disorientato

e confuso, immerso nei meandri

di giorni, forse troppo eguali,

che no vorremmo mai

sazi di banalità.

Sogno che da sempre sogno

per te io vivo e per la tua beltà!

M. Zanon - da "Le temps cache les souvenirs" - 1998

Chi disprezza l'uomo si troverà inevitabilmente solo e avrà di fronte solo una deformazione dell'uomo.

"Così vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione".

(Luca, 15,7)

C'è un orgoglio che spesso prende gli uomini che si credono innocenti e li conduce al disprezzo verso tutti quelli che, secondo la loro legge, sono dei colpevoli.

C'è bisogno di pace e redenzione, non cancelliamo nel l'uomo il desiderio del bene.

La pazienza è saper attendere, le cose prima o poi cambieranno, l'importante è essere pronti al cambiamento. Se osservi la natura, che ha i suoi tempi, ti accorgi come ogni frutto è una sorpresa, spesso per colore e forma.La forza è riconoscere i tempi giusti, che caratterizzano la pazienza, ma molto spesso anche l'impazienza.

"L'effimero può essere il momento che ci restituisce qualcosa di noi, il momento fuggevole in cui la felicità si ricongiunge nelle piccole cose".

(l'amico A.)

Il mondo si fa sempre più tormentato, la solitudine si fa sempre una immagine certa, non trovi più motivazioni per tuffarti nel mondo creativo, la fecondazione intima accompagnata al dolore ti induce ad una riflessione che ti porta a fermare il tuo pensiero.

Cerchi la matrice che è protettrice della tua intimità, ritroverai la pietra filosofale, che ti farà riscoprire il sogno del tuo fare.

Creazione e dolore sono associati, ritroveremo la luce della luna.

Spesso dover rigenerare la tua creatività, non è facile, in particolare in questo tempo che passa così veloce, mentre tu non sei libero nel tuo fare e corri il rischio che la noia condizioni l'esistenza, allora i ricordi vengono a darti una mano per dire...hey qualcosa hai fatto!

Pensi all'amico poeta, con lui il parlare non era mai superfluo, tutto nasceva dalla gioia di vivere, di sostenere uno all'altro. Nessun tempo era sprecato, perché tutto rientrava in un fine, anche parlare di Pushkin e i suoi scritti sul Brenta. Usavamo poche parole per capirci, sempre avanti, con progetti, idee, sapendo vivere il tempo. Piccoli gesti e sorrisi, rafforzavano ciò che era amicizia, che è rimasta nel tempo. Sotto il ponte scorreva l'acqua nel canale ed il "Pope! Ohe!" con certezza dominava il remo della gondola trasportando carichi o tanta spensieratezza. 

"Per te che ignori il suono di una voce lontana

ecco questa mia nota, un po' sola, un po' strana".

(M. Zanon - poeta e amico in Venezia - da Indugi e Ritagli 1999 )

Ritornare a percepire la propria città, abbandoniamo questo tempo che ci opprime e diamo nuova vita al nostro fare, riscopriamo il paesaggio e ritorniamo a camminare nella città, osservando la storia lasciata, attraversiamo le realtà che operano e agiscono ogni giorno. Guardiamo in maniera diversa l'architettura che ci circonda, curiamo l'inattesa presenza di qualcosa che il nostro occhio non aveva osservato prima, sarà certamente una forza rigeneratrice.

È bello riappropriarsi degli spazi!

Non uccidere!

La pace verrà

bisogna penetrare questo assurdo silenzio

creare impalcature non in bilico, non solo speranze, ma ogni essere umano deve  pensare dentro, che vi può essere una morbida quiete, un azzurro silenzio.

Non vi può essere pace se tu mi odi, 

se io ti odio,

se penso che la mia rabbia è giusta,

e la tua violenza è ancora più forte.

Creiamo argini ai fiumi

diamo spazio al gioco dei bimbi.

Condividiamo un pezzo di pane e assieme percorriamo la strada della libertà e pace.

Scrive San Paolo a Timoteo: "Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina". 

(2Tm4,2)

Certamente le difficoltà e gli ostacoli non mancano, ma avere la certezza che "Lui" esiste e parlare al cuore del mondo e non attendere altro che abilitarlo, è la forza del non fuggire ma saper raccogliere.

Un amico mi ricorda in un suo scritto di non dimenticare la carezza della natura, la brezza, il vento, il sole, essere se stessi, per elaborare i pensieri che sono libertà, abbattendo i confini che reprimono la gioia del cuore.

La nostra vita è un continuo peregrinare, da un punto all'altro, alla continua ricerca di qualcosa che possa avere la nostra fiducia, che meriti la nostra presenza e che rispetti la nostra fragilità. Ci sono rapporti iniziati e poi interrotti, amicizie deludenti, o che noi abbiamo deluso, idee condivise e poi mutate, tutto ciò fa comprendere quanto difficile è il nostro cammino. La dinamica della vita però, non può dimenticare la "Sua" presenza, la forza che "Lui" ci può dare e che non ci lascerà mai soli.

Essere ciò che siamo e diventare ciò che siamo capaci di diventare è il solo fine della vita.

R. L. Stevenson

Diluito il ritmo del quotidiano

ti inserisci nell'universo

con lo sguardo che ci disvela

l'incanto dello spirito.

Giacomo Botteri

La Luna è un astro che da sempre viene associato all'amore, sentimento di passione, con la sua luce ti penetra e ti trascina in un mondo che a volte vivi con malinconia e solitudine, altre quando il cuore batte intensamente e allontana la tristezza esistenziale lascia la gioia per la vita.

Spesso la luna penetra nell'artista ed il suo desiderio si materializza in un'opera travolgente.

LUNA

Chiara luce che il maestrale avvolgi 

e il tuo sorriso

infrangi

lungo la spiaggia

lasciata sola

dai dolci ragazzi al vento

non oso più parlarti

né mi lamento.

Maurizio Zanon - da "Opera Omnia" - G. Miano Editore

Può essere un mistero la funzione artistica?

...l'artista non ha la capacità di osservare il proprio spirito, ed ancora meno quando egli è assorbito appassionatamente dalla sua creazione.

Scriveva S. Zweig nel 1938 in un suo lavoro.

L'ispirazione è un susseguirsi di pulsioni, attese, sorrisi e tormenti, per poi srotolarsi in un turbinio di colori e movimento delle mani sulla tela o sulla materia.

Recentemente ho rivisto le opere di Kara Walker, occasione per una riflessione, tra sogno e realtà, sofferenza e appagamento, coscienza e incoscienza.

2022...sparare sulla folla...sparate sui manifestanti...reprimete!

Eppure fino a ieri mangiavamo sullo stesso piatto, siamo fratelli...amiamo la stessa bandiera...perché uccidere!

"Trascina il tuo corpo

È un pensiero di morte

Spingi il vento

Cambia questo abbandono

Forte ritornerà la gioia della vita"

Allunga la mano, fai un gesto d'amore, guarda negli occhi il tuo prossimo e ascolta.

Solitudine, povertà, speranze tradite...

Sono i volti di questa crisi.

Sembra di muoverci in un mondo che non ci appartiene, non esistono relazioni, decidono gli altri! Ciò rispecchia una realtà che non è la nostra, dura da accettare, che degenera in danni che colpiscono profondamente, creando sofferenze...

Eppure dobbiamo avere la forza di reagire, credendo nello sviluppo integrale della persona.

Pensare perché essere

Essere perché esisti

Essere perché ami

Essere perché sei tu!

Un amico, quante strade trascorse assieme, quanti voli con i pensieri, le mura segnate dal tempo accompagnavano il nostro camminare, tu con la tua poesia, io sognando la forma nella forma della scultura, esistevamo!

Ci accompagnava l'immagine poetica di Venezia, e il "bacaro" fedele compagno e mai traditore. 

TEMPO TIRANNO CHE MI GUARDI

Tempo tiranno che mi guardi

Segnato è il battito tuo

Dallo scroscio di pioggia

In un fragore di tuono

Questo nero temporale passerà

Perché il cielo possa donarci ancora

L' azzurro sguardo dei tuoi occhi riflesso

Nell'ampia pozzanghera del cortile

Mentre tu tempo te ne stai seduto

Comodamente assorto sul trono dell'Eterno.

Maurizio Zanon - da "Pensando e Musicando" - 1994

Amico poeta in Venezia.

Anni fa mi sono recato all'Arche per alcuni giorni, con il desiderio di capire cosa voleva dire "comunità". Ho trovato chi aveva il desiderio di incontrarsi, che abbandonava il senso" di persona individuale", per comprendere il senso di appartenenza. Ho scoperto che poco importa che ci siano pochi o tanti affari da trattare, tutto deve essere in funzione dello scopo finale, "riunirsi nell'amore".

Tutto passa e tutto rimane

però il nostro è passare,

passare facendo cammini

cammini sopra il mare.

Viandante sono le tue impronte

la via e nulla più:

Viandante non c'è un cammino, si fa il cammino camminando.

...

(A. Machado)

Il coraggio di mettersi in cammino e trovare....

"Al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:" Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo"...Ed ecco la stella...provarono una grandissima gioia...ed aprirono i loro doni...".

(Matteo, 2, 1-11)

Sappiamo ancora gioire?

Sappiamo ancora donare?

La ricerca di Dio conduce sempre dove l'uomo si sente indifeso, dove gli incontri possono essere equivoci, dove le domande possono sembrare puerili, irritanti. Dio è sempre al di là dei nostri confini. Egli chiama sempre per condurci sulla strada della retta via...dove vi sono le stelle.

...

Alcuni fiocchi di neve sferzano attraverso le corsie delle auto rallentate dai caselli, e due affumicati gabbiani 

virano vicino alle antenne di acciaio.

Data la scelta tra tunnel o ponte verso Manhattan, la crosta di granito

sul nero piatto di fiumi, preferiamo

l'elevazione alla profondità, la vista alle strisciare.

(Alicia Suskin Ostriker)

Barr si domandava se vi fosse una rivoluzione in atto contro l'espressionismo astratto, io oggi mi domando che folle rivoluzione esiste nell'uomo che non riesce più a dialogare, si fa vincere dalle negatività, non si unisce all'altro per trovare la "strada migliore".

Allora, avenne che Stella dipinse i Black Paintings, opera caparbia, onirica, persino eroica. Non è nel buio di una stanza che possiamo trovare i colori dell'arcobaleno di cui abbiamo tanto bisogno.

Spesso ci facciamo affascinare da oggetti assolutamente inutili, un oggetto solo da guardare, un oggetto forse non giustificato, un oggetto che provoca anche futili pensieri, ma certamente è un oggetto positivo, perché ci coinvolge, ci emoziona. Non servono tanti calcoli nelle cose, basta saper vivere anche di piccole cose.

"L' uomo, come vuol il nostro mondo, è al centro di tutto, è vero.

Ogni uomo e ogni donna hanno la propria dignità, la loro ragione di essere, abitano in posti ed in determinate circostanze, con le proprie luci e ombre; anelano, giustamente, ad un mondo migliore".

Questo modo di vivere non può dimenticare l'infanzia, i bambini, chi piange, soffre e ride. Ritrovare o fare ritrovare il giusto posto nella vita, nel mondo, seguire e indicare i sentieri che diventino dono.

"Per via avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti".

(Marco 9,34-35)

La vita, la nostra vita 

è un girovagare per luoghi l'incontro con la verità e la bellezza 

l'incrocio con la poesia dei popoli.

Alle volte ci scordiamo di rallentare 

ignorando così quanto meglio si vivrebbe.

(da Una barca giace aspettando 2017 - Maurizio Zanon amico poeta in Venezia)