LI filibustieri della guerra, continuano sotto le nubi insanguinate, ad aizzare folli umani che credono in loro...
Sono momenti questi in cui mi viene in mente Babilonia, la città umana sacrificata, piegata, travolta da una volontà, egoista e cieca, che ha dimenticato l'insegnamento dei padri, ove la memoria storica travisata, viene vissuta come fine al proprio interesse.
Noi più che altro
Voglia di esistere
"Se nelle forme e nelle espressioni della vita, l'uomo ritrova la traccia di un disegno supremo e ne può interpretare l'immagine, più difficile è per l'artista rappresentare compiutamente la visione del sacro. Una briciola dell'immensità sacra è quanto l'uomo può modulare con la propria arte, avvicinandosi solo minimamente, con la sua carica creativa, alla demiurgicità di un Dio eterno, Onnipresente, Onnipotente, che nel mondo traccia continuamente orme della Sua presenza".
"Solo l'amore riscatta" gli olocausti e i sacrifici "dalla magia e li fa segni dell'amore che si dona. Solo l'amore garantisce all'uomo la sua grandezza e la sua responsabilità di sapersi una creatura che quotidianamente si fa sacrificio ed olocausto".
È tempo di riprendere il percorso, mi tuffo nelle molteplici esperienze anche se trasudate, lasciate nella molteplici carte di disegni, lasciandomi trascinare dal soffice espandersi del colore e dalle strutture leggere nello spazio, che si raggrumano in in forme erranti come un melodico trapunto.
"Esistono cose che ci attendono da qualche parte, e si finisce sempre per arrivare ad esse. Anche le persone mai conosciute ci attendono in un punto della vita, ma non è che un appuntamento delle nostre con le loro emozioni, e mai si sa se effimere o durevoli. Soltanto gli incontri con le cose possono determinare quel possesso di specie ineffabile che a volte diventa definitivo: le cose dell'arte soprattutto, e poco importa se piccole o grandi".
C'era una volta sulla terra - e purtroppo ancora oggi- un "imperatore" potente che voleva conquistare altre terre...
"Tu conosci certe tristezze dell'anima, certe stanchezze. A volte senti che forse sei solo una creatura capace di osservare la legge, ma non di donare. Trova il coraggio di liberarti dalle cose che ormai sei abituato a possedere. La tristezza spesso è il segno che la tua vita non è libera: hai paura di perdere quello che hai e allora non ti senti più uomo. È proprio questa sensazione che ti dice quanta libertà hai bisogno di fare crescere in te".
Quanti giovani sono segnati in maniera negativa nella loro infanzia? Viste le mie origini, penso spesso a Saba, in un parallelo con il mondo di oggi...
Nel Fedro, Socrate rivolge un'emblematica preghiera al dio Pan:"O caro Pan, e quanti altri dei di questo luogo, concedetemi di diventare bello di dentro, e tutto quello che ho di fuori fate che sia amico a ciò ch'è dentro".
Non ci si può stupire se qualcuno vuole mettere la testa nella sabbia.
Ogni giorno è una data da ricordare...ad ogni numero del calendario è stato assegnato un momento della storia, un pensiero, una traccia...
Cacciari, mi piace riflettere su quanto spesso dice... quando teorizza sulla pratica dell'autentico "dia-logos" con i suoi interlocutori, in un tempo di sospensione e interrogazione, di distanziamento dal chiacchiericcio quotidiano. Criticare l' idiozia, che scende fino alle radici, le tocca e le scombina: turba la nostra illusione identitaria, la sfida e la inquieta nel profondo, scuotendola per svegliarla, dal desiderio del sapere e sapersi. Rischiare di cadere in un spaesamento, uno spiazzamento nel cuore dell'identità, un movimento verso il limite di sé, nel teatrino dove spesso recitiamo, ignari, dimentichiamo le nostre identità.
Non dobbiamo scordare di avvicinare i bambini al mondo dell'arte, in particolare in questo momento ove la cultura dell'immagine ha raggiunto attraverso tutti i canali dell'informazione, una incidenza sociale mai registrata, diventa significativa la figura dell' illustratore o dell'artista, in rapporto alla formazione delle nuove generazioni. Il ruolo del genitore deve approfondirsi sul piano estetico, psicologico e pedagogico, prestando attenzione ai meccanismi percettivi in evoluzione del proprio figlio, creando momenti di condivisione ed elaborazione di sensazioni comuni, attimi in cui il mondo della fantasia si rivela stimolo concreto di crescita di uno stare anche assieme.
"L'amore vero non è sterile verbosità, né provvisorio entusiasmo. L'amore vero diventa necessariamente azione, si solidifica, si concretizza, agisce. L'amore è un accumularsi continuo di certezze, di verità, di azioni, di fedeltà e fiducia, di donazione e gioia".
