A proposito dell' eccessivo uso delle parole nella politica, nell' ideologia, nell' uniformità burocratica nell' omogeneizzazione dei mass-media, nella diffusione mediatica della cultura, Italo Calvino parla di una "peste del linguaggio".

"Alle volte mi sembra che un'epidemia pestilenziale abbia colpito l' umanità nella facoltà che più la caratterizza, cioè l'uso della parola, una peste del linguaggio che si manifesta come perdita di forza conoscitiva e di immediatezza...La letteratura ( e forse solo la letteratura) può creare degli anticorpi che contrastino l' espandersi della peste del linguaggio". ( Esattezza, in Lezioni americane, Mondadori - 1993 - p.66)

Perché la storia presenta ancora situazioni che illusoriamente "la pace " ci aveva fatto pensare e sperare superate...

Affermava G. Orwell "il fine della persecuzione è la persecuzione.

Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere".

Penso ora al popolo armeno (ed a altri "umani"), di nuovo in un cammino, perché vi è chi non vuole riconoscere che per un popolo ci deve essere il diritto ad una "patria"...

Come dire che nessuna spiegazione può giustificare il risultato oggettivo dei fatti.

Donna non far spegnere il tuo sospiro di vita

non ti rattristare e cancella le ombre che vogliono cancellare  il piacere del sorriso che scaturisce dai tuoi occhi

nessun destino può limitare le scelte che fai lungo il tuo cammino

la tua esistenza deve essere testimone delle stelle che attorniano il tuo amore 

Affermava E. B.Hall: "Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo".

Perché si deve sempre creare un nemico per combatterlo?...la libertà non è un privilegio, ma un diritto sul quale possono contenere tutti!

Il tempo è un teatro dove le scene si sovrappongono e i personaggi si alternano e si trasformano, la vita rimane un gioco,  sempre perdente o non concluso perché l' unica vittoria possibile, è nel mondo dell' immaginario dove "toccare vuol dire conoscere".

È un teatro, dove ognuno veste quella maschera che solo il trascorrere della storia lentamente scolora, lasciando trapelare ed emergere le tracce uniche e impassibili della struttura "dell' esistere".

Nel bel mezzo di note innocenti

si sprigiona tenace un vagito.

Una candida luce

è venuta al mondo d' incanto.

Muove girandole su i cielo

e aquiloni dai mille colori

per dirci decisa:

adesso, ci sono pur io!

Maurizio Zanon - poeta e amico in Venezia

I veri poeti, i veri pittori e i veri filosofi si amano e si ammirano reciprocamente: non è infatti filosofo se non colui che immagina e dipinge...

(Giordano Bruno)

Nell' arte prevalentemente astratta, massima espressione del linguaggio artistico:

“con l' annullamento della forma a favore della luce e dello spazio, il rapporto - soggetto-pensiero - domina su rapporto - oggetto-forma”.

"La tenerezza è il cuore dell' umano, miele di roccia, ciò che passa sopra alle convenzioni, al pudore, all' età, al tempo, alla vita e alla morte. La tenerezza è l' estrema contemporaneità di un sentimento spinto oltre ogni limite e che per questo è comunque lecito, perché dimentica e sovrasta il possesso".

(Carlo Rocchetta)

"La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore della giustizia, ma la giustizia per amor della pace".

(Martin Lutero)

La giustizia come indispensabile strumento di pace, deve essere una comune aspirazione, che ha buone possibilità di essere realizzata solo se viene saggiamente e costantemente difesa e coltivata.

Accostati con delicatezza, con responsabilità e pudore a tutte le cose belle del mondo e fa che la tua fede ti aiuti a non sciupare nulla in te e negli altri.

Impara ad avere più fiducia della fedeltà quotidiana che non delle euforie di un'ora. La fede si incarna nella vita e così matura, e non si abbarbica a quegli attimi così equivoci delle tue emozioni.

Cadono le foglie, cedono alla vita.

Un soffio di vento le porta lontano.

Chissà quali altri alberi vestiranno

in quali verdi boschi rivivranno?!

(da "Fralezze" di Maurizio Zanon - Guido Miano Editore)

Viveva a Selz, vicino al lago di Doberdo', il nonno bisiacco, dove il fiume Isonzo e le foci torrentizie del Timavo si gettavano nel mare. Amava gli scogli di Sistiana, e la laguna di Grado, osservava gli isolotti sabbiosi, che si formano diversamente in ogni movimento delle maree. Si fermava sulle rive a pescare, sognando gli antichi guerrieri bisiacchi, e poi amava scrivere favole di animali e storie legate alla tradizione di un popolo che ha avuto artisti e eroi.

 

certi frammenti di realtà

sono rivelazione di un insieme

d'un tutto in sé racchiuso

protetto e poi ingrandito

una visione lontana senza

più né tempo né luogo

evocata da parole oscure

che solo noi conosciamo

ha un nome quel refolo

di vento tiepido

che scivola tra le braccia

e si posa sul cuore

quel profumo di pioggia

che arriva inatteso

e quasi mi sveglia

per ripulire l'anima!

Il mio mistero

è chiuso in me...

Turandot

abbiamo le chiavi della gabbia

eppure ci consideriamo la bestia,

siamo noi ad oscurare la lampada

con il panno nero del mistero

abbiamo virtù per cambiare

il muro, la barriera, il confine

la notte di cui temiamo l'alba

la nuvola oscura sull'orizzonte

everolimus

amico mio, questo ti dico

bisogna saper "governare il filo"

ossia tessere senza stringere

o allentare la sua tenuta

è importante per le sfumature

che vorremmo dare alla tela,

sia pure incapaci di sbrogliarci

dai nostri stessi lacci

Scriveva B.C."La Ricerca Operativa, intesa come applicazione del metodo scientifico allo studio dei problemi e delle organizzazioni, cerca di dare a coloro che devono prendere importanti decisioni una base quantitativa su cui fondare i criteri di scelta per raggiungere determinati obiettivi".

Nel fare determinate scelte debbano essere consapevoli degli effetti prodotti... purtroppo quanti non valutano le conseguenze e il male che producono, anche se hanno conoscenza della risposta scientifica...

Io sto a Venezia

mi muovo poco

di solito sotto casa

con i miei malesseri

con i miei pensieri

che poi tramuto in scrittura:

Venezia mia delizia

dannatamente mia pigrizia!

Tante cose mi mancano della vita

quelle che fanno bene all'anima

ma faccio finta di niente.

Mi illudo di averle

per non morire più.

Maurizio Zanon - "Fralezze" - Guido Miano Editore - 2022

Palazzo Moroni - Padova - Antonello Belluco, Alessandra Prato, Gianni Moi, Maurizio Zanon

Il critico è colui che può tradurre in una diversa forma o in una nuova sostanza

la sua impressione delle cose belle

Oscar Wilde