La casa dell'amico poeta è un po' interna alla calle che si percorre per andar a Rialto dalla parte del Canal Grande, dove si trova la chiesa di San Simeon Piccolo. Prima della calle, su un'ansa del Rio interno, si trova la casa rossa dove abitava il poeta Diego Valeri. Quante storie e discussioni, che nel campo presso l'osteria "Capitan Uncino" (ora...) si facevano...Zanon, Stefani, Baldessari, Cudin, tempi vissuti tra amicizia e rispetto del lavoro o pensiero dell'uno o dell'altro.

Tempo perché scorri così veloce e ti sei portato via amici troppo presto! 

Ebbene, lo ammetto: 

nella stagione fiorita, irrequieto, ho tanto amato la vita.

Ora l'inverno attendo, 

i suoi bianchi silenzi aspetto:

sotto i portici canti di neve vendo.

(da "Un treno carico d'inquietudine" - 1998 - M. Zanon poeta in Venezia)

A volte mi domando se le persone sanno che cosa vuol dire "abitare il mondo". Il contesto sociale, nel quale siamo inseriti, sfida  la realtà del  vivere con  nobiltà gli atteggiamenti, prevaricando il pensiero positivo del condividere, dello stare assieme. Sembra che tutto accada dentro una realtà che appartiene ad altri e i momenti: odio-amore-speranza-impegno-sofferenza-morte-etc... sono vissuti nell'indifferenza, perché questo è un mondo non proprio.

"La forza è farsi incontro agli uomini e al mondo con uno sguardo di fiducia e di speranza verso di essi".

Anche gli uomini che hanno saputo credere in Dio possono diventare ribelli di fronte al dolore e alla morte. La vita quotidiana così frettolosa e così superficiale, il lavoro così alienante, gli insuccessi umilianti, il prestigio rincorso con rabbia, accumulano sui nostri occhi tanta polvere. Eppure nella vita di ogni uomo c'è stato un giorno in cui Egli apparve nella piena luce. 

È una luce che voremmo sempre vedere perché allontana la paura.

Spesso prendiamo in mano un frutto e non badiamo mai alla perfezione di come è fatto, non tanto nella forma, ma nel suo insieme. Una noce, un'arancia, una banana, diventata opera d'arte più volte immortalata, perché artisti o gruppi musicali l'hanno usata come icona, ma tutti i frutti come le piante sono capolavori nella loro unicità. Non sono "oggetti" banali, ma nati per una funzione del far sopravvivere e far comprendere all'uomo che tutto ha una funzione, dal piacere estetico al piacere del gusto...Anche a volte per farci piangere, come la cipolla, meravigliosa architettura della natura.

"Tutti gli uomini hanno il "loro paese" dove la vita si snoda tranquilla, dove le conseguenze sono rassicuranti, dove il colloquio non ha sorprese. Ci sono uomini capaci di andare anche oltre quell'orizzonte, di scoprire che si può avere anche un'altra patria... Uomini che seppur avviliti e pieni di malinconia hanno il coraggio di guardare dentro se stessi e rimettersi in cammino. Ci sono uomini che sanno "vedere", con uno sguardo limpido, scoprire il giusto cammino, negando corruzione e cattiveria, sapere che si può donare... e ricevere senza malizia e doppi fini.

In questi giorni è mancato J. Durham, artista capace di vedere lo straordinario nell'ordinario, riusciva a dar vita ad ogni oggetto che raccoglieva, facendo costatare che il miracolo può accadere, nel suo lavoro dedicato al presepe, ogni figura nella sua umiltà rappresenta valori che sono propri dell'uomo in una spiritualità intima...era contro ogni violenza...la donna appartiene alla bellezza del creato, e nel saper vivere la straordinaria normalità della vita che dobbiamo rispettare la sua presenza, riconoscendo a lei la costruzione della continuità della vita stessa, evento rivoluzionario, frutto di un grande atto d'amore.

Ci sono eventi che mi hanno scosso! Mi vergogno se vedo le deficienze, la povertà, le meschinità, l'unilateralità' delle azioni che fa chi si chiama "uomo". Però credo  che le cose cambieranno, il tempo formerà un'umanità giusta, che produrrà la pace del cuore. Qualche giorno mi sembra di essere un'altro, credo ancora nella nell'ordine ideale dell'amore.

Osservi ciò che accade: "contrapporsi, differenziarsi, sostenere con energia una propria posizione personale,

senza sapere cosa si vuole veramente, non pensando se la scelta fatta è quella giusta, rinnegando le esperienze di altri, lavori di ricerca fatti anche nella sofferenza". Si sono perse le vere emozioni, condividere i pensieri degli altri, proporre un dialogo chiaro. Ieri ho fatto la terza dose di vacino, una madre con un bimbo in carozzina, mentre attendavamo, mi dice: "Lo faccio anche per lui...".

Non è facile guardarsi dentro è donare amore.

Ci sono momenti nella vita in cui si può sfuggire ad una verifica delle essenziali certezze interiori. Abbandonare le apparenze...

Mi conducevi, ho sognato, 

per un viottolo bianco 

nel verde della campagna, verso l'azzurro dei monti, 

verso le montagne azzurre, una mattina serena.

...

(A. Machado)

Guarda con attenzione sempre il domani, 

il rischio c'è, ma il bene è a sciami.

(M.Zanon - poeta in Venezia)

L'elemosina non può mai diventare pubblicità ed ostentazione. Non può mai diventare il nostro modo di mendicare lode e approvazione. C'è un pudore, che è essenziale rispetto per l'uomo. Non possiamo distaccare l'uomo dall'uomo, ma, saper che vi è egoismo, frutto di un affannoso aggrapparsi alla vita che a volte proietta verso cupidigia, seduzione, orgoglio, che ci toglie la libertà, sì.

Quale armonia segna il ritmo del ruotare del mondo? 

Sorridiamo quando raggiunge la sommità della vita, 

tremando di terrore 

quando ritorna nel buio.

Ma il gioco è sempre lo stesso, che viene e che va, alla cadenza di una musica infinita.

...

(R. Tagore)

Se la mano potesse liberarti

Se la mano potesse liberarti, cuore, dove voleresti?

Lontano, oltre i luoghi 

della terra che questo cielo in corsa 

rende desolata? Attraverseresti 

città, colline e mari, se la mano ti potesse liberare?

...

(Philip Larkin)

Ti alzai sulle mie mani 

e spiccai il volo.

(Gianni Ritsos)

"Quando l'uomo cerca una ragione al tempo, alla vita, alla coscienza, alla storia, al futuro, inevitabilmente si incontra con "Lui", il pensiero appartiene all'uomo. Significa scoprire che le cose "succedono", fare un salto verso la "verità", accettare che vi può essere un ordine, che la vita non è più un gioco, né una sfida, ma tante cose, tra cui anche l'esistenza  "del cuore" e "dell"amore".

"La forza del male è spesso la menzogna e la violenza. Il sussurro ostile è un nemico inafferrabile e la violenza capace di uccidere è un uragano che mette a nudo l'impotenza della vittima. Nessuno ha il coraggio di lottare contro l'inafferrabile e quando si sente un indifeso impotente".

Egli aveva parlato..."pecore in mezzo a lupi...".

Stavo ordinando la libreria e tra i tanti libri che mi piace rileggere, ho trovato un catalogo di una mostra in città del 1985: "La posta nel Veneto". Nell'introduzione leggo "...Il Pedrocchi, si sa, non fu solo un Caffè, ma un vero polo di aggregazione sociale..Non pochi i frequentatori abituali, avevano l'abitudine di averlo come recapito per la loro corrispondenza d'affari e privata, sicuri della discrezione della direzione e del personale...A lato dello stabilimento sorgeva inoltre una importante stazione di posta e i messi delle Imperiali e Regie Poste non avevano che da attraversare la strada per recapitare al "Caffè senza porte" le missive urgenti indirizzate ai suoi clienti".

Tempi passati...tempi "nobili" in cui il rispetto non era una cosa banale.

 

 

Quante parole vengono dette affermando che sono verità. Quanto è facile puntare il dito verso l'altro e accusare, il coraggio di essere sinceri, viene abbandonato, per apparire e manifestare una forza, che è solo un gesto meschino che manifesta "fragilità" nel non rispetto dell'altro. Eppure ci sono cose semplici ed umili che possiamo fare e tramutarle in gesti e parole che diventano orgoglio di una vita che merita di essere vissuta.

Ogni uomo ha la sua dignità e la sua speranza, ogni uomo sa di dover tenere in mano la sua vita e di edificarla ogni giorno. Ogni uomo sa di contenere voci ed attese che gli indicano la via".

Non fingiamo di eludere ciò che ci accade attorno, non costruiamo equivoci, trasformiamo i drammi in gioia, trasformiamo il paese in una vita che si snodi tranquilla e felice.

È dovere permanente della Chiesa

di scrutare i segni dei tempi 

e di interpretarli alla luce del Vangelo, 

così che, in modo adatto a ciascuna generazione, 

possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini 

sul senso della vita presente e futura 

e sulle loro relazioni reciproche.

Bisogna infatti conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo, le sue attese, le sue aspirazioni e il suo carattere spesso drammatico.

Gaudium et Spes 4.1

La debolezza non è qualcosa da odiare o fuggire, ma un cammino verso un amico, verso la gioia e l'amicizia.

I muri possono anche crollare, ma se noi non siamo capaci di andare oltre ed accogliere, ci facciamo dominare dell'angoscia, dimenticando il vero valore del senso dell'esistenza. Nell'Apocalisse trovi scritto "Io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, entrerò da lui e cenerò con lui e lui con me". (Ap 3,20)

XXXVIII

Indifferente ascolto, raro è  chi  

riesce a catalizzare la mia  attenzione.

Ma vedo un bel po' di gente per strada felice 

felice di dire cose insensate, senza saperlo.

(da "L'ultima finesta" - M. Zanon - poeta in Venezia)

Spesso noi pensiamo che piacere e gioia siano uguali...ma non è vero "gioia" è un qualcosa di più elevato...spirituale. Aristotele affermava che gioia e piacere, sono spontanei, quando si compie un'attività senza ostacoli. Il piacere è più grande quando si compie un'attività bella, che è anche testimonianza. La gioia appartiene al coinvolgimento del cuore, il saper donare...quando la tua unità diventa anche "servizio" nel saper vivere assieme all'altro.

Che epoca stiamo vivendo? Dell'efficienza fisica, di una libertà che non vuole essere vincolata da limiti, che nasconde le sue fragilità perché non vuole ammettere che esiste anche la "paura".

Ostentazioni ipocrite, parole senza senso, ormai sono nel linguaggio comune, che dimostrano solo debolezza e precarietà, limiti e povertà relazionale. Eppure se prendiamo coscienza di cos' è l'uomo, il valore che riveste, e che non possiamo risolvere i problemi da soli, nessuna paura e fragilità ci può condizionare.

Un oratore domandò: Parlaci della Libertà.

Ed egli rispose:

Alle porte della città e presso il focolare vi ho veduto: adoravate prostrati, la vostra libertà.

Come gli schiavi si umiliano, lodando il tiranno che li uccide".

(da Il Profeta - G. K. Gibran)

"Che sia vita la nostra...una vita piena di gioia": la gioia vera, come dice il Vangelo, non è data dal benessere, ma da una vita ricca di senso.

Educazione all'impegno civile e politico, al sacrificio, alla partecipazione attiva e responsabile, alla solidarietà, alla pace, alla fede...

Può accadere che i genitori ritornino bambini e i bambini diventare improvvisamente genitori. Osservando ciò che accade, i bambini gli adolescenti, spesso vogliono assumere questo ruolo. Non hanno però vissuto la sofferenza-gioia di una madre che ha partorito, il sacrificio di un padre al lavoro o alla ricerca del lavoro stesso.

Restituiamo un po' di felicità e comunichiamo con chiarezza e gentilezza. Sul retro della copertina di un vecchio libro di V. Kasper, leggo: "Un vivace romanzo che riflette una realtà ormai comune alle grandi città dell'Occidente, dove bambini di razze, etnie e culture diverse imparano a conoscersi, a condividere e a costruire un nuovo mondo "di tutti i colori". (era il 1995)

Anche coloro che chiamano "barbari" leggono ed hanno una storia e cultura.

"Fragile" deriva dal latino frangere, che significa "spezzare, ridurre in frammenti", indica tutto ciò che si riduce in pezzi, frantumi. L'essere umano, confonde spesso libertà, con potere, domino, ed allora accade che un paese meraviglioso come l'Africa, non trovi l'equilibrio nella "pace". Eppure il progresso, dovrebbe fare superare la fragilità di un popolo con l'intreccio delle relazioni sociali. Ricordo, Lubumba, Mobutu, storie di sangue e lacrime, tanti anni fa...nulla è cambiato, forse le armi per uccidere e massacrare.

Ma credo ancora "nell'umano", nella cura, nella speranza, nella pazienza, si dovrà capire che la vita è un dono e va rispettato.

Cosa vuol dire creare una comunità, passare da persone individuali, al condividere con altri il senso di appartenenza, tutto deve rientrare in funzione dello scopo finale: riunirsi nell'amore.

Iniziare a vedere veramente ciò che ci accade dentro è attorno, scoprire e riconoscere la presenza del "Signore", testimone del nostro cammino.

Camminando si apprende la vita, 

camminando si conoscono le cose, 

camminando si sanano le ferite del giorno prima. 

Cammina guardando una stella, 

ascoltando una voce, seguendo le orme di altri passi.

Cammina cercando la vita curando le ferite lasciate dai dolori.

Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.

(Rubén Blades)

Mindfulness è una tecnica che si basa sulla consapevolezza del momento presente. È utile per i suoi effetti positivi sulla nostra mente. In questo periodo dove tutto è messo in dubbio, consapevolezza e attenzione affiancate alla giusta osservazione, ci permettono di abbattere le barriere che impediscono di dare il giusto "giudizio" alla conoscenza di ciò che è vero. Errate idee e pregiudizi ci allontanano dalla realtà. La conoscenza di sé, non deve solo limitarsi ad un sentire, ma diamo sfogo a tutte le nostre capacità per vivere il mondo "reale", eliminando tutto ciò che impedisce la verità.

Scriveva Kahlil Gibran nel "Profeta" : "La vita quotidiana è il vostro tempio e la vostra religione. Ogni volta che vi entrate, portate voi stessi"...

"Chi porta la sua moralità come l'abito più bello, meglio sarebbe se ne andasse nudo".

Moralità, parola che spesso non la troviamo nell'agire di molte persone, forse neanche nel loro vocabolario. 

Mio padre quando mi parlava di morale, sembrava che le sue parole uscissero dall'anima, e le sue mani forti e allo stesso tempo stanche dalla giornata di lavoro, si incrociavano, quasi a far una preghiera perche io rifletessi alle sue parole e le facessi mie. Erano momenti palpitanti...morale…mio padre!

Mi conforta il cielo

stellato anche stasera 

allevia l'incertezza del giorno e aiuta a proseguire 

per la vecchia strada di sempre.

(da "Mi conforta il cielo" - 1985 - Maurizo Zanon - amico, poeta in Venezia)

Tutto ciò che abbiamo vissuto rimane, riguarda un po' tutti gli eventi l'amore e l'onore, rimettiamo le cose in ordine, non solo per noi, ma anche perché le possano apprendere coloro che superficialmente vivono questa realtà. Riguardiamo la nostra infanzia, i nostri affetti, abbandoniamo il rischio della negatività. L'andirivieni della vita, porta con se anche  ricordi tristi, tempi in cui l'onore e i valori avevano significati profondi, non appartengono a vecchie fotografie, ma alla storia che troviamo nelle emozioni del cuore.

L'urlo della natura!

Perché rimaniamo sordi, mostriamo la schiena al sole, alle piante, a tutta la vita che vive attorno a noi. Ancora troppe trasgressioni vengono fatte per un egoismo individuale o di bandiera, in nome di un progresso che non può essere questo. Quale immagine della terra lasceremo ai nostri figli, nipoti, se come banderuole ci facciamo girare dal vento dell'ipocrisia. Lasciamo il manto "dell'onnipotenza", e camminiamo sentieri più umani e felici.

Sulla cima di una montagna, sopra le nuvole

che come un mare mi si stendevano ai piedi, 

dissi: quella vetta è il pensiero di Budda, 

e quella è la preghiera di Gesù, e questa il sogno di Platone, 

e quella laggiù il canto di Dante,

...

(Antologia di Spoon River - E. L. Masters)

Questo fragile vaso

continuamente tu vuoti

continuamente riempi

di una vita sempre nuova.

(Tagore)

L'uomo lotta sempre contro il suo essere fragile, perché la persona la vive confrontandosi con i propri valori di riferimento, dalla sua storia vissuta e dalla socio-cultura in cui vive.

"siamo foglie sui rami d'autunno" 

(G. D'Annunzio)

La coscienza della fragilità ci apre strade verso ciò che è essenziale, e allo stesso tempo scoprendo quanto questo sia delicato, fa nascere la resistenza a non rompersi.

La risposta alla fragilità è  vivere nel mondo responsabile, accettando anche a volte la nostra ineguatezza, vincendo la debolezza nel piacere di donare. 

"da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 

(2 Cor 8,9)