Pagine

BIOGRAFIA

Nella sua carriera artistica in continuo divenire, ha partecipato alla Biennale Internazionale della Piccola Scultura di Padova e alla Biennale della Scultura d’Arte Dantesca (Ravenna). La curiosità che accompagna il suo animo gentile lo porta ad esporsi a sempre nuove sfide che lo vedono via a Nanao in Giappone per una realizzazione di un tabernacolo ed esposizione di Grafica e Scultura (1982), a Montrèal in Canada per presentare «Immagini» una cartella di grafica dedicata a Carolyn Carson (1983) a Santa Monica - California USA (1997), a Parigi (1998), in Russia, a Mosca per la realizzazione di più opere scultoree: Macchiavelli, Padre Alexander Men, Raoul Wallenberg per i Giardini della Biblioteca M. Rudomino (1996), a Venezia per una «performance» durante la 48° Biennale d’Arte Contemporanea (1999). Ha realizzato il design del soffitto della chiesa di S. Bellino a Padova e una serie di sculture monumentali che sono state collocate in vari punti della città di Padova e di fronte al Castello Carrarese. Dopo aver Realizzato il busto del «Giusto» G. Perlasca presso l’Istituto di Cultura Italiana a Budapest, copia dello stesso busto è stata collocata a Toronto – Canada, nei giardini delle sede associativa degli Italiani-Veneti. Nel 2013 ha realizzato un intervento a Forte Marghera con il gruppo Materia Prima e partecipato all’evento collaterale alla Biennale di Venezia presso il Padiglione Tibet sede a Santa Marta.

venerdì 14 ottobre 2022

Ciascun uomo, cittadino di un determinato Stato, può "aprirsi al mondo", mirando a raggiungere nuove conoscenze e più mature consapevolezze.

Favorire la cooperazione internazionale, il progresso dei popoli, l'educazione allo sviluppo e interagire sempre di più e meglio in un contesto mondiale è indispensabile a causa dell'articolato intreccio di interdipendenze che caratterizzano il mondo contemporaneo e della progressiva frantumazione dei confini geografici, ideologici, culturali, religiosi: le relazioni, gli scambi commerciali, il mondo delle professioni e dell'arte hanno superato le "barriere" nazionali, ponendo il concetto di internazionalità alla base di qualsiasi azione educativa...
Che fine ha fatto questo pensiero?
Non devo dimenticare: "c'è una ferita in ogni cosa e la luce passa attraverso questa".



Nessun commento:

Posta un commento