"Se coprirsi il volto con le mani è il principale gesto di difesa, accovacciarsi accavallando le gambe indica un moto di totale chiusura, il rifiuto di qualsiasi forma di aiuto, una risoluta volontà di non reagire (o una incapacità di farlo).
Coprirsi il volto perché non si ha più una identità.
Parlando dei prigionieri di Auschwitz, Primo Levi scrive che "popolano la
mia memoria della loro presenza senza volto e se potessi racchiudere in una
immagine tutto il male del nostro tempo, sceglierei questa immagine, che mi è
familiare: un uomo scarno, dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui
volto e nei suoi occhi non si possa leggere traccia del pensiero".
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