Scruto ogni giorno

il lento crescere

ho fatto

il giro del mondo

pensavo di essere

in una fiaba

sorpreso, sbalordito,

ho scoperto

la triste realtà.

Parcheggi la macchina e un vecchio amico bussa sul vetro e ti dice" ho un piccolo regalo per te, è da tempo che volevo dartelo..."Lui è Pietro Paolo Bettella, fotografo creativo e originale...mi consegna, due sue preziose pubblicazioni sulla fotografia...

Il primo: "Luci e ombre"... l'ispirazione ha vesti misteriose: arriva dal nulla e senza preavviso bussa alla nostra porta. Avviene così, allora, che la semplice escursione di un fotografo in un bosco montano diventi occasione per un progetto che la sua esecuzione dura quanto l'escursione stessa, non più di tre ore...scrive nella presentazione I. K. Schinezos...

"Un magnifico libro che fotografa la natura, con una luce unica"

Il secondo: "Per due"... scrive Bettella nella sua introduzione: ... Questo lavoro non è frutto di una progettazione minuziosa: il tutto ha preso lentamente corpo e forma nel corso degli anni, quasi senza me ne accorgessi...

Incisive fotografie che hanno come protagoniste due figure, a volte con corpi diversi.

Sguardo all'interno

Penso al tempo perduto

quello particolarmente vissuto

dove ho lasciato una fetta di cuore

tante amicizie, tanto amore

un tempo giovane, bello, privo di turbamento

e volato in una vile folata di vento.

(M. Zanon - "La casa della poesia" - Edizioni Carello 2023 )

la vita si smemora di noi stessi

restiamo incerti non più sogni né ombre

sulla soglia dell'inesistente sostiamo

fra desideri e passioni

(M. Stefani)

 

"la vita è data in prestito,

quindi fatene buon uso".

Lucrezio

Tutto sarà come al tempo lontano.

L'anima sarà semplice com'era;

e a te verrà, quando vorrai, leggera 

come vien l'acqua al cavo della mano.

G. D'Annunzio

È uscito in questi giorni l'ultima raccolta di poesie dell'amico poeta, veneziano, Maurizio Zanon "La casa della della poesia"...edizioni Carello, con una nota incisiva di Gianfranco Chinellato

Affiorano le nostalgie

giorno per giorno

fanno galleggiare i ricordi.

Si perde il gabbiano nel suo volo

nella nebbia capricciosa

pago accoglie il suo destino.

(M. Zanon)

Al suo lavoro ed ad i suoi pensieri dedico la poesia di P. Handke...

Pausa

Vorrei avvicinarmi comunque

all'essenza della durata,

potervi accennare, parlarne nel 

modo giusto, e farla vibrare,

guell'essenza che ogni volta mi

ridà slancio.

L'uomo nasce dalla storia e da essa ne rimane condizionato per l'intera vita; tuttavia come per lui le cose sono impregnate da un carattere onirico, in modo analogo anche lui stesso è plasmato "dalla materia dei sogni". Per tutta la vita, assieme alle cose, rimane racchiuso entro confini intuiti solo vagamente.

(M. L.)

"Davanti a chi soffre" scrive don Tonino Bello "l'atteggiamento più giusto sembrerebbe il silenzio. Però anche il silenzio può essere frainteso o come segno di imbarazzo, o come tentativo di rimozione del problema. E allora tanto vale parlarne". Parlarne non è comunque facile; la prima reazione è la fuga, il rifugio in frasi fatte o pacche sulla spalla.

Eppure, occorre parlare della sofferenza e comunicare con chi la patisce: è questo un passo fondamentale del percorso della cura che mira al "sollievo" della sofferenza, ossia l'allenamento della morsa della sofferenza e del dolore anche quando non è possibile guarire.

Inquieta presenza

che testimoni la presenza dell'uomo

unica compagna

d'un io smarrito

nell'infinito dell'universo

sei la breve caduca memoria

d'una via

ombra silente che mi accompagni

da sempre

di me sai e complice taci

non dici del dolore né della passione

che vita mi prende

tu memore a me ricordi

l'altro silenzio che ci attende

Mario Stefani

Trova il coraggio di non dubitare sulla misura di amore, soprattutto nei momenti in cui la tua meschinità vorrebbe  trovare una ragione di egoismo e rifiuto nelle meschinità degli altri.

Non disprezzarti mai. Tu sai che qualunque cosa tu abbia commesso, dovunque tu sia giunto, comunque tu sia, tu sei sempre capace di amore.

Mezzogiorno sulle lance nere della torre.

Tu arrivi sulla piazza deserta

al di là di un grande

rettangolo di sole.

...

Tu avanzavi adagio

si copriva di muschio e di canto

il grande rettangolo di sole.

Il tempo si è fermato a mezzogiorno.

Diluito il ritmo del quotidiano

ti inserisci nell'universo

con lo sguardo che si disvela

l'incanto dello spirito.

(G. Botteri)

Rileggendo un po' il libro di un vecchio amico "Il giardino dei pensieri"...

L'erba 

che il tuo piede

un di ha premuto,

m'ha parlato.

Gode della fioritura

e del vento

che la scuote

come tu godi 

della giovinezza.

L'amicizia è sincera

quando

metti sulla bilancia

i difetti di entrambi

e il peso è lo stesso.

L'amore 

vive di poesia

come la poesia

vive d'amore

perché senza età,

senza limiti.

(B. Agrimi)

"Fin dove si stende la vista, qui regna l'attimo.

Uno di quegli attimi terreni

che sono pregati di durare".

(W.S.)

Nessun uomo è un'isola,

completo in se stesso; ogni uomo

è un pezzo del continente,

una parte del tutto.

(John Donne)

...

Perché fermarmi?

(...) L'opera delle lettere di piombo è vana,

Non salverà l'umile pensiero 

io sono della stirpe degli alberi.

Respirare aria stagnante mi deprime.

La metà di tutte le forze è di ricongiungersi, ricongiungersi

Alla chiara essenza del sole

E riversarsi nello spirito della luce

...

(F. Farrokhzad)

Tu amico, tu, fratello, tu che hai il mio stesso sangue

quando arriverai sulla luna

scrivi la storia della strage dei fiori.

Sempre i sogni

s'infrangono dall'alto e muoiono,

io annuso il quadrifoglio

che spunta sulla tomba di antichi sensi.

Affermava il mio amico Alfonso quanto sia importante "contribuire al bene comune".

"Cresciamo e viviamo entrando in relazione con le molteplicità che ci compongono e con quelle degli altri esseri umani. Si potrebbe dire che l'uomo è un essere vivente 'relativo', perché esiste solo se è consapevole di essere in relazione e sceglie di entrare volontariamente in relazione con se stesso e con gli altri.

Coscienza più ampia e inclusiva basata sulla 'relazione', e quindi di altre qualità ad essa conseguenti quali la comprensione e la compartecipazione".

Rapsodia in blu

Nel tempo sonoro che batterà i silenzi

ci attende un infinito brulicare

di cose che non sappiamo, 

che immaginiamo

e che ci spaventano:

rapsodia in blu

un'altra vita davanti agli occhi.

(M. Zanon - "Sonoro" - Venezia 2009)

Un dolore sommesso ma egualmente intenso, vivo, quello di una sofferenza interiore, di un ricordo, o il ricordo di una sofferenza. 

"Soffrire passa, aver sofferto non passa mai" scriveva Fedor Dostoevskij

In questa guerra che continua, mi vengono in mente le parole di E. Jabes: "Spalanca la mano. In questo è la salvezza. Il cielo è appena sopra la terra. Ci muoviamo nel vuoto, ma ad ogni passo abbattiamo un muro". 

Mani della lotta che vorrebbero liberarsi per tendersi verso 'oltre', mani parlanti la cui voce è messa a tacere, tese e avide di libertà ma con poche occasioni di esprimere il valore degli ideali per i quali sono state ingiustamente soggiogate.

Si parla ripetutamente di famiglia, attribuendole compiti e responsabilità legati alla nuova e alla vecchia società. Si ricorre alla famiglia quando emergono problemi del nostro quotidiano vivere in una società che solleva la soddisfazione dei bisogni e dei desideri individuali senza porre limite realistico alla realizzazione degli stessi. In tale realtà contraddittoria , e in continua evoluzione, la famiglia organizza strategie per perseguire le proprie finalità, occupando il più delle  volte il posto del "non detto", dell'implicito. Le strategie possono allora perdere in chiarezza, diventando esperienze vissute nella solitudine e difficilmente comunicabili, percorrendo itinerari sempre più personalizzati, con maggiori e più diversificate occasioni di scenari e progetti di vita.

...

La vita ti nega i miracoli, finché non capisci che tutto è un miracolo.

La vita accorcia il tuo tempo, così puoi affrettati a vivere.

La vita ti ridicolizza finché non diventi niente, nessuno, per poi diventare tutto.

La vita non ti dà ciò che vuoi, ma di ciò che hai bisogno per evolverti.

...

La vita ti nega Dio, finché non lo vedi in tutti e per tutto.

La vita ti sveglia, ti pota, ti spezza, ti delude...Ma credimi, questo è perché il tuo meglio si manifesti... finché solo l'amore rimane in te.

(Bert Hellinger)

Scriveva il poeta Maurizio Zanon in un documento che presentava il gruppo d'arte "Bizeta", anni fa in una mostra del gruppo presso la "Gipsoteca Canova" di Possagno:

...L'uomo, dunque, al centro dell'universo, registra la storia nel ciclo creativo del suo "esistere".

Come commentava Mario Stefani sulla poesia di Zanon...

"Poesia come armonia, come estrema consapevolezza di una condizione limite, di una scommessa che si rinnova continuamente:

"Mi conforta il cielo

stellato anche stasera

allieva l'incertezza del giorno

e aiuta a proseguire

per la vecchia strada di sempre".

È il verso melodioso che si nutre di un'estasi profonda e che germina assoluta musica "sua sponte", dando al suono fattezze armoniche e profonde.

"Tracciati di stelle

a sera, nelle ore più belle,

cantano all'unisono:

squarciano cuori, anime sono!"

Mi piace ricordare Stefani con le parole stesse che lui scriveva del poeta Zanon... "innamorato della poesia, è un fiore sbucato da chissà dove, è un girasole che corre dietro al suo sole, alla sua poesia...

Storie di anni passati, ma sempre presenti nel tempo...

Stefani con De Chirico in piazza San Marco.

La cultura della società attuale è la cultura del bambino "consumatore". L' emergenza quindi è il bambino "problema", perché l'obiettivo e l'evoluzione della società attuale, non solo come mantenimento della specie, ma la sua formazione. La formazione di esperienze riqualificative, da una parte dall'origine, dall' altra, l'educazione come fine dei soggetti stessi. Il bambino non vive una forma di dipendenza dagli adulti, perché le situazioni educative sono molteplici, perdendo a volte l'autocostruzione di sé.

La storia che non si affanna

alle trombe mi accompagna.

Gerico viene chiamata

la città da me abitata.

Mi frana di dosso pezzo

a pezzo la cinta muraria.

Sto in piedi tutta nuda

sotto la divisa d'aria.

Suonate, trombe, e come si confà,

suonate insieme a più non posso.

Ormai solo la pelle cadrà

e mi discolperanno le ossa.

(Wislawa Szymborska)

"Un cretino povero è un cretino; un cretino ricco è un ricco.

(Rochefort)

Quale strada bisogna prendere per arrivare alla ricchezza? Prendete a destra, prendete a sinistra, prendete da tutte le parti.

(V. Tissot)

Poesia sei tu

Poesia è destarsi all'alba di maggio

abbracciando la vita in canti di merli

dopo che il primo treno è partito

attento quasi a non scorrer veloce a non fare rumore.

È godersi a sazietà l'esistente

prima che la città si risvegli

cancellando d'improvviso l'incantesimo

e la mente torni a desiderare la notte.

Poesia sei tu

con i tuoi occhi con i tuoi sogni

nella gioia e nel dolore

è il tuo silenzio che si traduce in versi.

(Maurizio Zanon - poeta in Venezia)

Ricordare il passato serve per il futuro, così non ripeterai gli stessi errori: ne inventerai di nuovi.

(Groucho Marx)